Nuovo premierato: per la vera democrazia si punti piuttosto alla riforma della legge elettorale
Meritocrazia Italia non si sottrae alla discussione sulla proposta di premierato e, come sempre, sceglie di condividere la riflessione con migliaia di cittadini.
Larghissimo riscontro ha avuto il sondaggio lanciato sulle pagine social del Movimento in questi giorni, dal quale è emerso un diffuso scetticismo rispetto alle concrete utilità della riforma.
Il piano di centralizzazione dei poteri in capo a un solo uomo lascia paventare il rischio di compressione di una democrazia rappresentativa già molto poco consistente.
Il nuovo assetto dei poteri istituzionali ribalterebbe il rapporto naturale tra Parlamento e Governo. Al primo verrebbe sottratto nei fatti il voto di fiducia, e il Governo, nella persona del suo vertice, verrebbe a disporre sostanzialmente del potere di scioglimento delle Camere e di definire la durata della legislatura, risultando di fatto molto problematico l’uso da parte delle Camere di un voto di sfiducia in grado di ridare la parola al corpo elettorale.
Verrebbero sottratti al Capo dello Stato i due poteri che danno spessore politico alla sua funzione di supremo garante degli equilibri costituzionali, di scioglimento delle Camere e di intervento nella formazione del governo.
Il progetto di riforma, insomma, rovescia completamente la fisionomia dell’attuale impianto costituzionale, e il pericolo temuto è nella compromissione della centralità parlamentare, espressione del pluralismo politico e istituzionale del Paese, e nella perdita di un solido sistema di contrappesi al potere centrale costruito in funzione di garanzia di una rigidità costituzionale necessaria per tenere unito un sistema politico molto frammentato e diviso come il nostro.
Meritocrazia Italia resta convinta che, per riattivare la partecipazione dei cittadini, occorra una democrazia rappresentativa reale.
Il vero punto debole del nostro sistema politico è nell’evanescenza dei partiti, in una legge elettorale inadeguata ad assicurare stabilità e governabilità, in assemblee popolate da nominati piuttosto che da eletti, nella tendenza a riforme frammentarie e disutili come il taglio dei parlamentari.
In un momento storico di massima incertezza e a fronte della prolungata, e ormai quasi fisiologica, instabilità di governo e della scarsa rappresentatività che mina le basi della democrazia, Meritocrazia Italia invita alla prudenza nella costruzione delle nuove riforme. Si provveda piuttosto a completare il quadro della ristrutturazione del Parlamento, maldestramente avviata con il taglio del numero parlamentari, al quale non può non seguire un serio impegno nella revisione della legge elettorale.
Stop war.