ORA IL SSN TORNI A OCCUPARSI DI PREVENZIONE – COMUNICATO 20.05.22

ORA IL SSN TORNI A OCCUPARSI DI PREVENZIONE – COMUNICATO 20.05.22

Lo stato di emergenza sembra essere cessato.
L’esperienza, però, ha messo a dura prova il SSN. Negli ultimi due anni tutte le energie sono state rivolte (quasi esclusivamente) ad arginare gli effetti del Covid-19.

Mesi di paralisi pressoché totale della diagnostica di primo e secondo livello, di ritardi nella esecuzione di interventi di routine, di riduzione drastica delle visite di controllo e degli screening per i principali tumori.
E ora gli italiani pagano il conto.

Le morti improvvise di giovani tra i 16 e i 28 anni si sono triplicate. Dopo la pandemia il numero di infarti è aumentato, perché l’emergenza ha vanificato vent’anni di prevenzione cardiovascolare in Italia. Le voci più autorevoli ammoniscono sulla necessità di tornare ai livelli del 2019, per ridurre i casi di infarto che di morte improvvisa.
È importante tornare a praticare corsi di primo soccorso, per imparare manovre di emergenza capaci di salvare la vita.
È necessario tornare a sensibilizzare i giovani e le loro famiglie verso controlli periodici del cuore e del sistema cardiocircolatorio, anche in assenza di sintomi, e avviare adeguate campagne informative su rischi e benefici dell’assunzione di certe sostanze.

La ricetta è quindi, una volta di più, quella della conoscenza, della formazione, della prudenza e della prevenzione, cominciando a prendersi cura del cuore già da giovani per conservarlo in perfetta efficienza negli anni successivi.

In questa direzione, Meritocrazia Italia reputa necessario:
– promuovere uno screening su tutta la popolazione, a partire dalla fascia di età 15-30, proponendo una prova da sforzo e controlli cardiologici gratuiti almeno per i meno abbienti;
– un’intensificazione degli screening orientati alla prevenzione del tumore al seno, al collo dell’utero e alla prostata;
– un’intensificazione della campagna vaccinale contro l’HPV tanto nei ragazzi quanto nelle ragazze;
– l’introduzione e il potenziamento di corsi di primo soccorso, compreso l’uso del defibrillatore nelle scuole;
– la raccolta dei dati relativi alle morti improvvise, al fine di trovare eventuali correlazioni tra i diversi casi, studiare i risultati, individuare le situazioni di rischio e promuovere comportamenti corretti che possano salvare la vita di giovani e meno giovani.

Stop war.



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