PER COLMARE IL DIVARIO DIGITALE
Alcuni spunti
Il divario digitale, per definizione, individua il divario tra chi può accedere a computer, internet e in generale alle tecnologie dell’informazione, e chi è escluso.
L’emergenza sanitaria ha evidenziato tutte le criticità del divario digitale in ogni ambito, e ha aggravato il senso di solitudine già diffuso e profondo.
A questo proposito, tre sono i fattori che vengono in evidenza.
1. Privilegi economici e sociali
Grazie anche alle offerte delle varie compagnie telefoniche (che consentono di acquistare anche a rate infinitesimali strumenti che possono essere utilizzati per la connessione), si riduce il fenomeno dei privilegi limitati ad alcuni.
Il decreto MISE dell’ottobre 2020 consentiva di ottenere un bonus per l’acquisto di tablet e connessione. L’Emilia Romagna era proprio tra le Regioni aderenti all’iniziativa. Presso le scuole secondarie di secondo grado era possibile avere in prestito dei cromebook per le attività in dad.
In qualche modo si è cercato di dare a tutti la possibilità di avere lo strumento giusto per non perdere la connessione con il proprio mondo. Certo non bastava questo a eliminare ogni disagio, restando a volte l’inadeguatezza alla concentrazione degli spazi di lavoro. In questo, il privilegio sociale ha segnato un profondo divario.
2. Inadeguatezza infrastrutturale
L’Emilia Romagna, con la l. reg. n. 11 del 2004, ha previsto un quadro strategico per l’implementazione della Rete, con l’obbiettivo di avere sia impianti a reti fissa che wireless da 30Mbs.
Se, nel 2015, la disponibilità riguardava il 41,2% delle famiglie della Regione, si è passati al 76,2% nel 2019. Sono aumentate anche le famiglie con connessioni banda ultra larga >100Mbs: dal 1,4% al 37%. La diffusione della banda ultra larga è andata avanti grazie anche a progetti di aziende private. Nel frattempo tutti progetti contenuti nella l. reg. n. 11 del 2004 sono stati attuati e, a marzo 2021, è stata realizzata la c.d. digital valley, a servizio di tutto il territorio, con particolare attenzione al nostro appennino che era ancora una zona con criticità. Si prevede la conclusione dell’intero programma entro il 2025, mettendo a disposizione delle risorse importanti.
3. Analfabetismo informatico
Per analfabetismo informatico s’intende la totale o parziale incapacità di utilizzare strumenti informatici (pc o cellulare). Questo tipo di divario ha carattere culturale e dipende soprattutto da fattori sociali, anagrafici e d’istruzione. Nel territorio, le iniziative di formazione non mancano. Le Università della terza età, in Emilia Romagna, offrono corsi per la digitalizzazione dei nonni, colonna importante delle famiglie. Ma, nel periodo emergenziale, tantissimi anziani hanno pagato con la solitudine il non saper utilizzare in modo adeguato lo smartphone.
La realizzazione della digital valley targata ER (Emilia Romagna) spinge su tutti i fronti sopra menzionati, sollecitando soprattutto le pubbliche amministrazioni a un maggior uso del digitale.
Il progetto è interessante ed è la conclusione (o meglio è l’upgrade) di un processo soltanto avviato dalla l. reg. n. 11 del 2004.
Perché l’obiettivo sia traguardato, è fondamentale conservare costanza nel monitoraggio delle singole fasi di sviluppo, e attingere dall’esempio proveniente da altre realtà che possono dare ulteriori idee innovative.
FONTI
https://digitale.regione.emilia-romagna.it/notizie/archivio/2021/febbraio/emilia-romagna-nasce-la-data-valley-bene-comune
https://scuola.regione.emilia-romagna.it/universita-e-adulti/universita-della-terza-eta
https://sosutenze.it/digital-divide-cose-e-perche-ci-riguarda/
https://it.wikipedia.org/wiki/Divario_digitale
http://www.unioneappennino.bo.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=23697&idCat=28752&ID=28752&TipoElemento=categoria
https://www.lepida.net/reti/digital-divide
Emilia-Romagna, due progetti rivolti agli anziani per colmare il digital divide
https://www.dalsociale24.it/emilia-contrasto-digital-divide/