Per i grandi eventi estivi, MI aderisce all’iniziativa ‘Live for All’ La libertà è partecipazione
Meritocrazia Italia si unisce all’iniziativa ‘Live for All’ promossa su change.org per rendere gli eventi musicali, teatrali, sportivi e culturali dal vivo accessibili e inclusivi per tutti, senza discriminazioni di alcun genere.
Meritocrazia si unisce alla causa con determinazione e con la volontà di contribuire attivamente alla sua diffusione e realizzazione pratica, per l’abbattimento di ogni muro e la creazione di una vera equità sociale.
Non può dirsi davvero civile un Paese nel quale vivere senza ostacoli è un privilegio, e che non è in grado di dare concretezza al principio di solidarietà che traccia l’identità nazionale.
Il problema di uno sia il problema di tutti.
Tutte le esperienze di tipo culturale hanno un valore altissimo, che deve poter essere condiviso da tutti. Non è soltanto intrattenimento; si tratta di momenti di condivisione, di emozione, di unione tra persone che scelgono di trovarsi insieme.
Da sempre impegnata nella promozione della cultura dell’inclusione e del rispetto, Meritocrazia Italia, condivide i cinque obiettivi presenti nel manifesto #liveforall:
1. prenotazioni accessibili: le persone con disAbilità devono poter prenotare e acquistare i biglietti negli stessi termini e modalità del resto del pubblico, con costi commisurati alle loro necessità e con procedure trasparenti e universalmente accessibili;
2. numeri democratici: il numero di posti accessibili deve essere il massimo possibile, garantendo una congrua proporzione rispetto alla disponibilità complessiva;
3. posti adeguati: i posti accessibili devono offrire una visibilità e una fruibilità totale, nel rispetto delle esigenze di sicurezza e con accorgimenti specifici per tutte le tipologie di disabilità;
4. fine alle segregazioni: le persone con disAbilità devono poter partecipare agli eventi insieme agli altri partecipanti, senza essere separate in aree dedicate;
5. progettazione inclusiva: le nuove strutture e le ristrutturazioni devono essere realizzate secondo principi di progettazione universale, coinvolgendo le associazioni rappresentative delle persone con disabilità.
La partecipazione è libertà, e va difesa e garantita.
Stop war.