Per l’inclusione della terza età, si parta da una nuova Scuola
Meritocrazia Italia si batte da anni per la ristrutturazione del sistema scolastico e per il ripristino dell’adeguatezza strutturale degli edifici, che possano essere luoghi di formazione e cultura, ma anche di aggregazione civica, punto di riferimento per le comunità locali.
Le scuole dovrebbero poter essere aperte anche il pomeriggio per dare la possibilità agli studenti, ai cittadini e alle associazioni culturali, di usufruire degli spazi espositivi, delle aule, delle palestre, dei laboratori, anche nelle ore pomeridiane.
E particolare attenzione dovrebbe essere dedicata alla terza età.
La popolazione anziana, infatti, spesso messa al margine, rappresenta una preziosa risorsa per la collettività. Avrebbero sicuramente successo iniziative volte al coinvolgimento dei pensionati desiderosi di continuare a conoscere o disponibili a mettere a disposizione dei più giovani la propria esperienza.
A tale scopo, Meritocrazia continua a chiedere un maggiore investimento in progetti di formazione che coinvolgano la terza età sia in qualità di discenti che di docenti, per creare momenti di confronto intergenerazionale che vedano cittadini di tutte le età condividere cultura, sapere ed esperienze.
Per questo, sarebbe però necessario rendere gli istituti più accoglienti e sicuri, garantendo aria condizionata per i periodi più caldi dell’anno e riscaldamenti per quelli più freddi, con infissi di nuova generazione. Purtroppo si tratta di accorgimenti minimi e indispensabili che moltissime scuole non soddisfano. Così come sono ancora troppi gli istituti non a norma rispetto ai regolamenti antisismici o antincendio.
Insomma, si torni a dare priorità all’essenziale, con interventi mirati e nuovi, fondamentali, investimenti.
Stop war.