Per una maggiore semplificazione della p.a., maggiore informazione e allargamento della Piattaforma Nazionale Dati
Risale ormai a più di un anno fa la pubblicazione del portale di accesso della PDND (Piattaforma Nazionale dei Dati), introdotto con l’obiettivo di facilitare lo scambio di dati tra amministrazioni e consentire l’erogazione di servizi in maniera più rapida ed efficace.
Il portale, progettato dal Dipartimento per la Trasformazione digitale, in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale, rientra nel piano di innovazione e digitalizzazione del settore pubblico, promuovendo e incentivando l’utilizzo di strumenti digitali che realizzino i principi della cittadinanza digitale e dell’open government.
Il PDND si basa, in particolare, sul concetto di interoperabilità dei sistemi operativi e delle banche dati delle singole amministrazioni pubbliche, sostituendo nel quotidiano tutte quelle lungaggini burocratiche che si frappongono tra il cittadino e l’amministrazione e che spesso lo costringono a lunghe file agli sportelli, molteplici adempimenti e dispendio di tempo per la richiesta di certificati e documenti.
Attuando a pieno il principio europeo del ‘once-only’, invece, è sufficiente inserire le informazioni standard una sola volta, permettendo così a cittadini e imprese di non dover più fornire i dati che la p.a. già possiede per accedere a un servizio, semplificando gli adempimenti richiesti e velocizzando l’attività dell’ente.
Ogni ente può aggiungere i propri servizi al PDND attraverso una API – un intermediario software che consente a due applicazioni di comunicare e dunque nel caso di specie punti d’accesso che permettono alle banche dati delle amministrazioni di interagire – e indicare i requisiti che un ente fruitore deve avere per poter accedere al servizio. Quest’ultimo, verificati i requisiti, effettua la propria richiesta di accesso al servizio dichiarandone il motivo per il quale intende accedere alle informazioni e la ragione per cui ne ha diritto, compilando la relativa finalità.
Sono circa 22.000 le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblico servizio registrati.
Siamo a un quinto delle registrazioni complessive.
Occorre promuovere meglio l’iniziativa, facendone conoscere i vantaggi, in termini di ottimizzazione dei tempi e semplificazione di procedure troppo spesso immobilizzate dalle lungaggini burocratiche.
Attese le innegabili utilità dello strumento, Meritocrazia Italia sollecita una immediata e massiva campagna informativa, che illustri i vantaggi derivanti dall’utilizzo della piattaforma PDND, mettendo in luce le differenze tra l’utilizzo dello strumento e le vecchie procedure. Ciò anche attraverso la pubblicazione di video esplicativi sui siti web dei singoli enti aderenti. Occorre altresì, accanto all’informazione, provvedere alla formazione dei fruitori nonché degli erogatori del servizio al fine di ottimizzarne l’utilizzo.
Un ampliamento della rete di utilizzo della piattaforma consentirebbe di realizzare una sinergia tra domanda e offerta dei dati cambiando completamente il modo in cui i cittadini e le imprese si rapportano con la p.a.
Stop war.