PNRR E SPORT
Per un ritorno al benessere
Dopo le difficoltà dell’ultimo periodo, si avverte forte il desiderio di ripartenza e uno slancio volto al miglior benessere collettivo.
In particolare, si punta allo Sport come facilitatore di inclusione sociale e determinante di uno stile di vita salutare e ricreativo. I recenti successi olimpici e paralimpici hanno fatto sognare il Paese e hanno consentito di scoprire nuove discipline e modalità, anche alternative in quanto adeguabili alle diverse abilità.
Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) coinvolge in prima linea il mondo dello Sport, offrendo preziose e consistenti risorse economiche a sostegno di progetti volti a sostenere gli Enti locali e le Scuole.
Cinque sono i Protocolli d’intesa che hanno coinvolto il Ministero dell’Istruzione e quello per il Sud e per la Coesione territoriale, insieme ad Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Gestore Servizi Energetici (GSE) e Sport e Salute s.p.a., con il fine di operare in trasparenza, corretta attuazione, velocità e sostenibilità.
Fondamentale è organizzare un piano strategico che preveda adeguato supporto tecnico in tutte le fasi di partecipazione ai bandi, in modo da accelerare la realizzazione dei progetti in essere, garantendo anche che le risorse giungano realmente e celermente a destinazione, per un effettivo raggiungimento di tutti gli obiettivi.
Il protocollo firmato da Ministero dell’Istruzione e Sport e Salute è inteso a valorizzare il territorio, per favorire la realizzazione di nuove palestre e impianti sportivi, abbattere le barriere architettoniche e mettere in sicurezza le strutture sportive già esistenti.
Sfruttando bene l’occasione dei nuovi finanziamenti, sarà possibile potenziate le opere di reale recupero e/o di realizzazione di impiantistica sportiva funzionale e accessibile valorizzando ulteriormente anche i territori coinvolti, che, grazie al potenziamento delle infrastrutture, diventeranno luogo di ritrovo e dunque di sviluppo.
L’intento è quello di promuovere lo Sport e i corretti stili di vita, un’opportunità anche per sottolineare il valore dello Sport nella Scuola e nella formazione dei più giovani, in modo da accompagnarli al meglio nelle fasi più delicate della vita. Un’opportunità, poi, per far riemergere passioni, entusiasmo ed emozioni, non solo a beneficio delle nuove generazioni.
Il PNRR per il sistema di Istruzione prevede, in totale, 17,59 miliardi distribuiti in sei riforme e undici linee di investimento per le infrastrutture e le competenze.
La Missione 5 – Componente 2 – Investimento 3.1 “Sport e inclusione sociale” si pone l’obiettivo di incrementare l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi che favoriscano il recupero di aree urbane. In particolare, a tale scopo, sono stati identificati tre cluster di intervento, suddivisi in due Avvisi pubblici di invito a manifestare interesse.
Il primo Avviso è destinato ai Comuni capoluogo di Regione, ai Comuni capoluogo di Provincia con popolazione superiore ai 20.000 abitanti e ai Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, per la realizzazione o la rigenerazione di una delle seguenti tipologie di impianto sportivo: impianto polivalente indoor, Cittadella dello sport o impianto natatorio.
Il secondo Avviso è invece destinato a tutti i Comuni italiani ed è finalizzato alla realizzazione di nuovi impianti o alla rigenerazione di impianti esistenti che siano di interesse delle Federazioni Sportive.
Il coinvolgimento delle Federazioni permetterà di accrescere l’efficacia delle iniziative per la promozione della cultura sportiva e della partecipazione allo sport, garantendo medesima visibilità e equa opportunità di sviluppo a tutte le discipline.
Desta tuttavia perplessità il mancato coinvolgimento diretto degli Enti di promozione sportiva che, nella maggior parte dei casi, sono anche Enti nazionali del Terzo settore i quali rappresentano migliaia di associazioni e società sportive affiliate, con moltissime di loro gestori di impiantistica sportiva pubblica.
Parlando di ‘Sport e inclusione sociale’ appare poco opportuno il taglio degli EPS, che rappresentano la maggioranza della popolazione sportiva, organizzazioni che per statuto si occupano di promuovere inclusione e coesione in modo continuativo e diretto e che, con passione, innovazione e sostenibilità, sono da sempre attive e operative nel promuovere in prima linea le attività, agonistiche e non, rivolte a tutta la cittadinanza.
Il PNRR, destinato all’inclusione sociale, in linea con le politiche europee, sembra prevedere un privilegio in favore dello sport di alto livello, in controtendenza rispetto ai propositi della riforma dello sport, che si rivolge allo sport di base e non solo a quello d’elite.
Merita sostegno ogni iniziativa riguardante il recupero e la realizzazione di impiantistica sportiva e un sempre più attivo e proficuo collegamento tra mondo dello Sport, Istituzioni, Enti Territoriali, mondo scolastico e associazionismo con il fine generare e favorire coesione sociale, condotte virtuose e corretti con stili di vita. Combinando la funzione del benessere con quella della salute si possono avere anche utili ripercussioni positive in ambito ambientale e di sostenibilità.
L’auspicio è che si valuti la possibile modifica dei bandi con una apertura al coinvolgimento degli EPS e che sia cavalcata l’onda delle preziose opportunità promuovendo e diffondendo le occasioni in corso di validità in ogni territorio e contesto, affinché i meccanismi di attuazione e realizzazione dei programmi e dei progetti siano semplificati e resi facilmente gestibili durante ogni fase operativa con azioni mirate in supporto di chi, pur non essendo tecnico, non si lasci scoraggiare dalla burocrazia con il rischio di limitare le opportunità proprie e della società circostante.
Garantire equamente ad ogni cittadino l’accesso allo Sport rendendolo, nel contempo, anche libero di poter scegliere serenamente dove, come e con chi svolgere l’attività fisica preferita o più indicata genererà maggior benessere individuale e sociale.