PRESENTEREMO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA PER VALUTARE IPOTESI DI RESPONSABILITÀ SULLA MANCATA SICUREZZA DEI VACCINI
Siamo stanchi di vivere una continua guerra tra Popoli, o tra presunte potenze mondiali.
Siamo stanchi, dopo l’annientamento della qualità di vita e la distruzione dell’habitat umano a causa dell’indecorosa corsa all’accaparramento delle risorse energetiche disponibili, di subire anche gli effetti di una nuova ‘guerra’ per la leadership dei vaccini.
Ma l’uomo ha davvero perso la bussola per inseguire potere e denaro?
La vita umana deve essere al centro di ogni azione politica, così come il rispetto della natura.
Ed è ora che anche i cittadini mostrino più interesse a queste vicende e termini il periodo della stasi e della ‘non indignazione’.
È in gioco la vita della intera umanità.
Eppure, nel momento più delicato della gestione della fase emergenziale, nonostante gli apprezzabili sforzi organizzativi, resta una forte disomogeneità di qualità e quantità della cura erogata su base territoriale. A fronte dell’imponenza del dato emergenziale, manca una direzione chiara e univoca.
La sospensione della distribuzione del vaccino AstraZeneca in alcuni Paesi d’Europa e il ritiro in via precauzionale di un lotto anche in Italia sollecitano la richiesta di una più attenta analisi dei rischi clinici e maggiore sicurezza per i cittadini, con accorto monitoraggio centralizzato (e non su base puramente locale) delle sintomatologie post vaccinazione, per evitare che i tentativi di recupero si traducano in una nuova ragione d’ansia, creino controproducente allarmismo e aggiungano affanno all’affanno.
Fondamentali anche correttezza e neutralità nelle comunicazioni e maggiore trasparenza informativa sui rischi reali della vaccinazione e sull’indice di risoluzione del problema di esposizione al Covid per chi è stato vaccinato. Perché soltanto assicurando verità è possibile favorire un’adesione consapevole e convinta alla campagna. Soltanto assicurando verità sarà possibile riconquistare quella fiducia che è meritata se non vengono adombrati dubbi in ordine alla capacità di dare concreta protezione.
Meritocrazia chiede alle Istituzioni, europee e nazionali, di attivarsi per azionare ogni scrupoloso controllo per salvare TUTTE le vite umane. Anche una sola morte imporrebbe l’immediata sospensione nella distribuzione dei vaccini. Così come non vi deve essere una guerra tra vaccini ma solo ed esclusivamente l’utilizzo dei migliori e dei più sicuri a vantaggio della intera popolazione, prima di tutto dei più deboli ed indifesi.
Fedele al suo impegno di cittadinanza attiva e animata dal desiderio di garantire che ogni riflessione politica riservi centralità alla Persona, Meritocrazia Italia presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per sollecitare un’indagine sulle reali utilità e sicurezza delle dosi vaccinali in distribuzione.