Primi passi verso lo psicologo di base in Campania e in Piemonte. Un successo per Meritocrazia Italia
Le Regioni Campania e Piemonte sono state le prime a dare avvio all’iter per l’introduzione dello psicologo di base.
Il medico di famiglia o il pediatra di libera scelta possono prescrivere ai propri pazienti una visita psicologica che sarà fornita loro gratuitamente presso il distretto sanitario.
Una scelta coraggiosa quanto opportuna quella di assumere 146 psicologi di famiglia, 2 per ogni distretto, per gettare le basi della presa in carico della psiche al fine di intercettare patologie ancora in fase embrionale ed evitare che degenerino fino a richiedere l’intervento in acuzie da parte di centri psichiatrici. Inoltre, in un momento economicamente tanto difficile, la spesa per lo psicologo è ancora considerata un lusso non per tutti.
Da sempre Meritocrazia Italia sostiene che un sistema di cure primarie utile ed efficace presupponga di necessità una migliore attenzione per la componente psicologica della salute, e che il SSN debba occuparsi del benessere dei cittadini garantendo un accesso facile e gratuito a tutti i servizi essenziali. Ora si augura davvero che la Campania (e a seguire anche tutte le altre Regioni italiane) compia presto il prossimo passo, ossia quello di garantire a tutti i cittadini l’assistenza dello psicologo di famiglia, un professionista in convenzione che, come il medico di famiglia, abbia i “suoi” assistiti, che lo scelgono in base al rapporto fiduciario e che possano rivolgersi a lui direttamente, senza passare per “l’impegnativa” del medico di famiglia o del pediatra.
L’auspicio è che così si riesca non solo a combattere le nevrosi tanto diffuse che affliggono la popolazione, ma anche l’uso improprio dei farmaci e in particolare degli psicofarmaci, e a marginalizzare il fenomeno degli hikikomori e dei NEET, aiutando soprattutto i più giovani a trovare fiducia nel mondo e nel futuro.
Non si sottovaluti neppure l’importanza del ruolo dello psicologo scolastico, che potrebbe contribuire a supportare lo sviluppo negli studenti di attitudini positive verso l’apprendimento, attraverso interventi di promozione di attività trasversali in ottica di apprendimento continuo. Lo psicologo e/o lo psicoterapeuta in ambito educativo possano contrastare anche le dipendenze dalle tecnologie, che influiscono negativamente sui processi psichici quali pensiero, linguaggio, ragionamento e apprendimento, e quelle affettive, promuovendo l’educazione all’affettività e prevenire così femminicidi e episodi di violenza.
Stop war.