PROGETTI EUROPEI PER LA GIUSTIZIA
Come in ogni Regione, anche in Lombardia si avverte la necessità di una Giustizia civile e penale ben funzionante al fianco di cittadini e imprese.
La Regione ha sempre mostrato inclusività anche grazie a progetti di recupero e reintegrazione di detenuti ed ex detenuti.
Qualche esempio concreto.
La BEI e il Ministero della Giustizia hanno unito le forze per promuovere l’inclusione sociale di detenuti attraverso un contratto a impatto sociale. Il progetto mira a ridurre il tasso di recidiva degli ex detenuti e garantire il loro reinserimento anche lavorativo.
Gli esperti della BEI collaborano con il Ministero della Giustizia.
Il focus geografico dell’accordo è limitato alla Regione Lombardia, ma ha il potenziale per essere adottato su più ampia scala.
L’Unione Europea, attraverso il Polo europeo di consulenza sugli investimenti (European Investment Advisory Hub – EIAH), fornisce consulenza al Ministero della Giustizia sull’adozione di metodologie innovative di finanziamento e di approvvigionamento di servizi, al fine di contribuire a ridurre il tasso di recidiva. Il Polo, finanziato dalla Commissione Europea e dalla Banca Europea per gli Investimenti, sostiene il Ministero nella sua missione di garantire una transizione graduale e duratura dei detenuti nella società, attraverso modelli di finanziamento innovativi, come i contratti a impatto sociale.
Ancora.
Il programma Giustizia è volto all’ulteriore sviluppo di uno spazio europeo di giustizia basato sul riconoscimento e la fiducia reciproca, in particolare attraverso la promozione della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale.
Nelle sue principali componenti, il programma Giustizia, istituito per il periodo di programmazione 2014-2020, riunisce in sé tre piani realizzati nel corso della precedente programmazione 2007-2013: il programma per la giustizia civile, il programma per la giustizia penale e il programma per la prevenzione e l’informazione in merito di droghe.
La Regione Lombardia ha utilizzato i fondi di questi programmi europei, grazie all’impegno degli operatori e dei funzionari del settore della giustizia lombarda che collaborano già in rete con Eurojust, Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale.
Eurojust promuove e migliora il coordinamento delle indagini e delle azioni penali tra le autorità competenti degli Stati membri. Rafforza la collaborazione tra queste ultime, in particolare agevolando la prestazione di assistenza giudiziaria reciproca a livello internazionale e l’esecuzione delle richieste di estradizione.
Una giustizia efficiente necessita di investimenti e di supporti anche informatici all’avanguardia. Di interesse per il settore Giustizia ci sono i Fondi di Europa Digitale.
Certo è che, per cogliere le opportunità, occorrono sinergie tra realtà territoriali.
Se, da un lato, il diritto dell’Unione europea (UE) dev’essere applicato da qualsiasi organo giurisdizionale degli Stati membri (sia che si tratti di un organo giurisdizionale nazionale, regionale oppure locale), dall’altro la Corte di giustizia europea assicura che l’interpretazione e l’applicazione del diritto dell’UE siano osservate e interpretate alla stessa maniera in tutti gli Stati membri. Utile, in questo senso, il contributo della giurisprudenza europea.
Si collabora anche in Lombardia già da tempo con Europol che è una agenzia dell’Unione europea. Il suo obiettivo è contribuire a rendere l’Europa più sicura assistendo le autorità di contrasto negli Stati membri dell’UE. Grazie alla sua posizione centrale nell’architettura di sicurezza europea, Europol offre una gamma unica di servizi:
– sostegno alle operazioni sul campo delle forze di contrasto,
– un centro di scambio di informazioni sulle attività criminali,
– un centro di competenze in materia di contrasto.
Ad Europol lavorano circa 100 fra i migliori criminologi d’Europa, garantendo così la più forte concentrazione di competenze analitiche nell’UE. Utilizzano quotidianamente strumenti all’avanguardia per assistere le agenzie nazionali nelle indagini.