Religioni, Terra e sviluppo sostenibile
Uniti per una nuova speranza
Sin dalle origini, l’Uomo ha intrecciato un legame antico e indissolubile con la Terra, percependola come fonte di vita, dimora divina e madre generosa. Questa connessione ancestrale si è riflessa nelle diverse religioni del mondo, modellando visioni cosmologiche, rituali e precetti morali.
In molte culture, la Terra è venerata come dea o divinità femminile, dispensatrice di fertilità e fonte di vita e sacro nutrimento. Sebbene il focus sugli obiettivi di sviluppo sostenibile sia relativamente recente, le tradizioni religiose da secoli promuovono valori fondamentali per la cura della Terra come bene comune.
Nell’antico Egitto, la dea Gea era considerata la madre di tutti gli dei e degli uomini, mentre nella mitologia norrena la dea Jǫrðr rappresentava la personificazione della Terra stessa. Anche nelle religioni abraamiche si ritrova questo legame primordiale. Nella Bibbia, la Genesi narra la creazione della Terra da parte di Dio, affidata all’uomo affinché ne curasse e ne custodisse i frutti. L’Islam, a sua volta, sottolinea il ruolo della Terra come dimora temporanea dell’uomo, in attesa del Giudizio universale. Oltre a essere fonte di vita materiale, la Terra assume un significato spirituale e morale nelle diverse religioni. Induismo e Buddhismo, ad esempio, considerano la Terra come un luogo di passaggio nel ciclo di reincarnazione, dove le anime espiano i loro karma e si avvicinano all’illuminazione. Anche il Cristianesimo e l’Islam pongono l’accento sulla responsabilità umana verso la Terra. Il concetto di “stewardship” nella teologia cristiana sottolinea il dovere di custodire e amministrare il creato in modo responsabile. L’Islam, a sua volta, promuove una visione di equilibrio tra sfruttamento delle risorse e rispetto per l’ambiente.
Nell’era odierna, segnata da cambiamenti climatici e sfide ambientali, il legame tra le religioni e la Terra assume un’importanza ancora più cruciale. Le diverse fedi possono svolgere un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione dei fedeli verso la tutela del Pianeta, promuovendo stili di vita sostenibili e incoraggiando azioni concrete per contrastare la crisi ecologica. Le religioni possono stimolare una presa di coscienza profonda e un impegno autentico. Il loro ruolo è fondamentale per dare sostanza e sostegno etico e spirituale a un nuovo modello di sviluppo integrale che rispetti tutti gli esseri viventi, valorizzi le risorse naturali in modo responsabile, promuova relazioni sociali basate sulla solidarietà e l’inclusione, e impronti il lavoro e il commercio su principi autenticamente umani.
Il rapporto tra religioni, Terra e sviluppo sostenibile viene ben analizzato nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite in tre ambiti chiave dei 17 totali:
– ambiente e alimentazione: obiettivi 2, 12 e 15 dell’Agenda ONU 2030;
– comunità umane solidali e inclusive: obiettivi 4, 10, 11 e 16 dell’Agenda ONU 2030;
– vita umana, lavoro e sviluppo tecnologico: obiettivi 3, 8 e 9 dell’Agenda ONU 2030.
Inoltre, in ciascun settore vengono individuati obiettivi strategici che saranno oggetto di analisi da parte di esperti scientifici e rappresentanti delle diverse tradizioni religiose. Questi ultimi approfondiranno il valore attribuito a tali obiettivi dalle rispettive dottrine e delineeranno il contributo che intendono offrire per la loro promozione
Un dialogo costruttivo per un futuro sostenibile tra le fedi e la scienza è la chiave per affrontare importanti sfide del nostro Pianeta. Insieme, possono ispirare azioni concrete e promuovere un modello di sviluppo integrale che rispetti l’uomo e la natura. Le religioni, con la loro ricca varietà di visioni e precetti, possono guidarci verso un rapporto più armonioso con la Terra.
Il dialogo interreligioso e la collaborazione tra le diverse fedi rappresentano una potente forza per il cambiamento, promuovendo una visione olistica e rispettosa dell’umanità e del creato. Possono portare una luce di speranza per un futuro più sostenibile, dove scienza e religioni lavorano insieme per il bene dell’uomo e del pianeta.