SALVARE IL MARE DALLA PLASTICA: COME E PERCHÈ

SALVARE IL MARE DALLA PLASTICA: COME E PERCHÈ

Le materie plastiche sono le componenti principali, fino all’85% dei rifiuti marini (marine litter) trovati lungo le coste sulla superficie del mare e sul fondo dell’oceano.
I dati sono inquietanti: annualmente vengono prodotti a livello mondiale 300 milioni di tonnellate di materie plastiche, di cui almeno 8 milioni finiscono nell’oceano.
Si tratta di una minaccia per le specie marine e gli ecosistemi, ma anche un rischio per la salute umana, con implicazioni significative su importanti settori economici come il turismo, la pesca, l’acquacoltura.
La quantità di rifiuti di plastica nei mari è in aumento.

DIRETTIVA EUROPEA SULLE PLASTICHE MONOUSO

Il 21 maggio 2019 è stata approvata nella sua versione definitiva la direttiva dell’Unione europea sulle materie plastiche monouso (detta anche direttiva SUP, Single Use Plastics). Alcuni prodotti e imballaggi usa e getta in plastica saranno vietati a partire dal 2021, divieto che viene esteso anche alle bioplastiche. Vengono anche previsti regimi di responsabilità estesa del produttore per alcuni prodotti non ancora coperti e nuovi obiettivi di raccolta e riciclo per le bottiglie di plastica.

La direttiva mira a prevenire e contrastare i rifiuti marini e si basa sulla legislazione dell’Ue già esistente. Ma si spinge oltre e stabilisce norme più severe per i tipi di prodotti e di imballaggi che rientrano tra i dieci prodotti inquinanti più spesso rinvenuti sulle spiagge europee. Le nuove norme vietano, con decorrenza al 2021, l’utilizzo di determinati prodotti in plastica usa e getta per i quali esistono alternative in commercio.

Ecco l’elenco dei prodotti o imballaggi soggetti al divieto:
• Bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie
• Posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette)
• Piatti (sia in plastica che in carta con film plastico)
• Cannucce
• Mescolatori per bevande
• Aste per palloncini (esclusi per uso industriale o professionale)
• Contenitori con o senza coperchio (tazze, vaschette con relative chiusure) in polistirene espanso (EPS) per consumo immediato (fast-food) o asporto (take-away) di alimenti senza ulteriori preparazioni
• Contenitori per bevande e tazze sempre in EPS
• Tutti gli articoli monouso in plastica oxo-degradabile

La direttiva prevede inoltre l’introduzione di misure che entrano in vigore con date differenziate rispetto al recepimento della direttiva come:

Regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR) per alcuni prodotti tra i quali: tazze da caffè, contenitori di alimenti per cibo da asporto pronto al consumo, filtri di sigarette, palloncini, reti da pesca, salviette umidificate. Per tali prodotti le attività di raccolta a fine vita e di pulizia che devono essere finanziatei dai produttori (sia come attività di raccolta a fine vita che di pulizia). A seconda del prodotto, tra gennaio 2023 e il 31 dicembre 2024 debbono essere soddisfatti gli obblighi aggiuntivi.

Obiettivi di raccolta e riciclo per le bottiglie: i paesi membri dovranno raccogliere separatamente da altri flussi il 77% di quanto immesso al consumo entro il 2025 e il 90% entro il 2029.

Obiettivi di riduzione per i prodotti monouso in plastica considerati ancora non facilmente sostituibili come tazze da passeggio e contenitori di alimenti per cibo da asporto pronto al consumo (e loro eventuali tappi o coperchi). Gli obiettivi di riduzione vengono demandati ai paesi dell’UE, così come le misure per raggiungerli tra possibilità di restrizioni all’uso e promozione di alternative riutilizzabili, con o senza incentivazioni economiche.

Contenuto di materiale riciclato obbligatorio: a partire dal 2025, le bottiglie in plastica dovranno contenere un minimo del 25% di materiale riciclato, percentuale che salirà al 30% nel 2030.

Tappi e coperchi solidali con il contenitore per le confezioni di bevande in plastica (al più tardi cinque anni dopo l’entrata in vigore della direttiva i tappi dovranno essere non separabili dal contenitore).

Etichettatura obbligatoria per prodotti come filtri di sigaretta, bicchieri di plastica, assorbenti e salviette umidificate, per informare i consumatori sugli impatti negativi in caso di abbandono nell’ambiente e fornire indicazione sul corretto smaltimento (due anni dopo l’entrata in vigore della direttiva).

Attività di informazione e sensibilizzazione ambientale destinate ai consumatori rispetto all’utilizzo dei prodotti che possono comprendere anche le informazioni presenti sul prodotto.

COSA POSSIAMO FARE NOI?
• Non abbandonare la plastica sulle nostre spiagge e nei nostri mari
• Smaltire la plastica nella raccolta differenziata
• Eliminare l’uso di piatti e bicchieri di plastica monouso
• Usare una borraccia o una brocca di acqua di rubinetto
• Evitare dentifrici e scrub che possono contenere microplastiche
• Usare buste riutilizzabili per fare la spesa
• Evitare di acquistare alimenti avvolti in imballaggi di plastica
• Non usare pellicole di plastica per conservare il cibo, preferire contenitori riutilizzabili, meglio se in vetro
• Bandire, se possibile, le cannucce di plastica
• Privilegiare le fibre naturali rispetto a quelle artificiali
• Non pensare che la plastica monouso sia necessaria: non è vero!

Di ANTONIO DE TATA



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