Separazione e crisi economica. Meritocrazia propone interventi di supporto a favore di coniugi e figli
Secondo le statistiche, il numero delle separazioni e dei divorzi è in costante aumento e ciò causa una obiettiva difficoltà economica, anche in considerazione del fatto che, molto spesso, alla separazione seguono l’assegnazione della casa familiare a favore del coniuge presso il quale vengono collocati i figli e il conseguente abbandono della stessa da parte del coniuge non collocatario.
Inoltre, sulla involuzione delle capacità patrimoniali dei coniugi separati o divorziati spesso incide sensibilmente anche l’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento. Tanto che, questa situazione, ha portato circa tre milioni di padri separati a vivere sotto la soglia di povertà. A ciò deve aggiungersi che il genitore non collocatario, ancorché in regime di affido paritario, si trova ad avere un ISEE superiore a quanto dovrebbe essere in quanto non ha la possibilità di far risultare nel proprio nucleo familiare la presenza di figli a carico.
È essenziale intervenire con iniziative concrete di sostegno volte, da un lato, ad agevolare l’accesso dei genitori separati all’edilizia residenziale pubblica, o a contributi specifici per l’acquisto di una nuova abitazione, e, dall’altro, a consentire di inserire nel proprio nucleo familiare anche i figli in regime di affido condiviso collocati presso l’altro genitore, in modo da rappresentare una fotografia reale dai soggetti componenti la famiglia anagrafica.
Da ultimo, è necessario prevedere la possibilità di attuare percorsi di sostegno psicoterapeutico a condizioni agevolate per aiutare i coniugi e i figli ad affrontare la separazione nella maniera meno traumatica possibile, anche avvalendosi dell’aiuto di associazioni presenti sul territorio.
Allo scopo, Meritocrazia Italia propone di:
– prevedere la possibilità di assegnare, in deroga alla graduatoria, un alloggio di erp al coniuge separato rimasto privo di abitazione per il rilascio della casa coniugale in cui risiedono i figli come misura temporanea, fermo rimanendo che, sussistendone i requisiti, dovrebbe essere prevista l’assegnazione permanente di un alloggio di erp o l’erogazione di contributi per il pagamento di eventuali canoni di locazione\mutui;
– prevedere la possibilità di assegnare alloggi o spazi, anche brevissimi periodi, nei quali possono essere ospitati i genitori separati che si trovino in condizioni di grave difficoltà economica e necessitino di uno spazio ove frequentare i figli;
– prevedere la possibilità di inserire percorsi di sostegno psicoterapeutico a condizioni agevolate per aiutare i coniugi e i figli ad affrontare la separazione, anche avvalendosi dell’aiuto di associazioni presenti sul territorio;
– prevedere la possibilità della ‘doppia residenza’ per i minori figli di genitori separati in modo da garantire una piena attuazione dell’affido condiviso, un’equa ripartizione dei costi (ad esempio al fine dei soggetti residenti per il calcolo della tassa sui rifiuti) e dei benefici legati alla presenza di minori all’interno del nucleo familiare (ad esempio nel calcolo dell’ISEE) facendo sì che i figli facciano parte di entrambi i nuclei familiari, quanto meno in proporzione ai periodi di convivenza con i rispettivi genitori;
– prevedere la completa deducibilità dell’eventuale assegno di mantenimento versato al coniuge separato a favore dei figli.
Stop war.