SPECULAZIONI MERCATO ETS: URGE UN ORGANO DI SORVEGLIANZA E TUTELA – COMUNICATO 10.03.22
Si fa insostenibile la gestione dei costi per le aziende italiane.
Il settore industriale è duramente provato dal rincaro dell’energia e delle materie prime. Aggrava la situazione l’obbligo di restituzione delle quote di emissione EUA, in scadenza al prossimo 30 aprile; è noto, infatti, che se le quote prodotte nell’anno precedente sono superiori al cap assegnato, l’impresa è tenuta a provvedere all’acquisto di quelle mancanti.
Il problema parte da lontano.
Già nel mese di marzo del 2020 Meritocrazia Italia chiedeva sostegno per le imprese messe da subito in difficoltà dell’emergenza pandemica e chiedeva un primo rinvio in vista della scadenza del 30 settembre 2020.
Qualche giorno fa, a fronte di un quadro complessivo drammaticamente peggiorato, è tornata sulla questione invocando una immissione sostanziosa di quote a beneficio delle aziende in sofferenza, o, in alternativa, un rinvio di almeno 6 mesi per il pagamento di quelle mancanti.
Diversamente, tante sarebbero le aziende incapaci di reggere l’ulteriore duro colpo di sanzioni amministrative e lievitati costi di riacquisto delle quote di emissione ‘ultra cap’. Vorrebbe dire mettere in ginocchio un settore che conta, in Italia, migliaia di operatori qualificati, che non riuscirebbero a conservare neppur minimi livelli di competitività.
Per dare miglior concretezza alle precedenti proposte, oggi Meritocrazia Italia propone di anticipare le quote dei prossimi tre anni, per consentire entro aprile la restituzione senza sanzioni alle aziende italiane, se del caso liberando sui conti aziendali del sistema ETS le quote cedute a titolo gratuito dall’Italia ogni anno, con anticipazione per il 2022, 2023 e 2024.
Considerata l’incontrollata fluttuazione dei prezzi del mercato delle quote e le evidenti distorsioni degli ultimi anni, poi, oltre ai necessari interventi strettamente emergenziali, Meritocrazia chiede che venga istituito un organismo interno di sorveglianza e tutela, per evitare irragionevoli disparità di trattamento e ingiustificati sprechi di risorse, che possa operare anche a supporto e in sinergia con l’Autorità di vigilanza europea sui mercati finanziati.