SPORT E AMBIENTE
La novità del plogging
Il plogging è una nuova iniziativa sostenibile nata in Svezia. Combina l’esercizio fisico con la cura dell’ambiente.
Sono migliaia le persone che lo praticano ogni giorno; in oltre 100 Paesi nel Mondo, i cittadini raccolgono i rifiuti che trovano lungo il percorso dello jogging o del semplice passeggio.
Plogging è l’insieme di due parole: jogging e plocka upp, che in svedese vuol dire “raccogliere”.
L’idea è dell’attivista ambientale svedese Erik Ahlström, stanco di vedere spazzatura in ogni dove nella sua Stoccolma. L’ha poi proposta su Instagram e non a caso c’è l’usanza tra i plogger di condividere sui social il “bottino” di rifiuti, trovati durante una sessione di corsa.
Normalmente vi è anche la possibilità di unirsi in gruppi per praticare plogging in gruppo (era questa l’idea originaria di Erik Ahlström), ma ora a causa della pandemia si continua a correre e raccogliere principalmente in solitaria, in coppia o con i propri famigliari.
Parchi, spiagge, strade, ecc. sarebbero sicuramente più puliti se tutti i runner o i walker unissero alla semplice corsa anche questa attività virtuosa , che tra l’altro, grazie ai piegamenti e altri movimenti fatti per tirare su i rifiuti, garantisce anche un esercizio extra.
Il plogging è un allenamento intensivo per tutto il corpo. Le brevi pause alla corsa trasformano il semplice jogging in un allenamento a intervalli. Piegarsi verso il basso migliora l’articolazione dell’anca, dei muscoli dell’adduttore e delle caviglie. Per migliorare le prestazioni cardiovascolari, è bene correre intensificando gradualmente la sessione salendo, saltando o cambiando velocità
Il plogging è adatto anche alle famiglie: per i bambini la raccolta dei rifiuti può diventare una caccia al tesoro ed educa.
Specie epoca pandemica, questo tipo di attività è utilissima, per sè e per gli altri. L’idea semplice ma geniale torna ora più che mai utile e fortunatamente nel corso degli ultimi anni si è diffusa in tutto il mondo.