Tappi integrati e riduzione microplastiche: la transizione ecologica non soffra strumentalizzazioni politiche
È ufficialmente in vigore l’obbligo di commercializzare esclusivamente bottiglie in plastica con tappo integrato (tethered cap). La misura è parte di una direttiva europea del 2019 volta a ridurre l’incidenza della plastica nell’ambiente. È la stessa direttiva, già a partire dal luglio 2021, ha vietato la vendita di vari prodotti in plastica monouso, come posate, piatti da picnic, cannucce, cotton fioc e bastoncini.
Alle lamentele di molti consumatori per la più difficile fruibilità delle nuove bottiglie, i produttori hanno risposto adottando soluzioni tecniche, come i tappi ripiegabili, volte a migliorare l’ergonomia e la funzionalità del prodotto, mitigando così i disagi percepiti.
Dal lato, invece, dell’industria della plastica, le preoccupazioni principali sono legate alle implicazioni economiche e operative della transizione. Il settore, che costituisce una componente significativa dell’economia in diverse regioni italiane, impiega migliaia di lavoratori e genera un notevole volume d’affari. L’Europa ha previsto misure di supporto per facilitare la riconversione industriale verso l’utilizzo di polimeri riciclati, un passaggio cruciale per ridurre l’impatto ambientale e promuovere un’economia circolare.
Di là da inutili strumentalizzazioni politiche, l’iniziativa merita apprezzamento. I prospettati benefici ambientali derivanti dalla riduzione delle microplastiche e dall’incremento dei tassi di riciclo superano le criticità del primo momento.
Meritocrazia Italia sottolinea inoltre l’importanza di adottare un protocollo di standardizzazione della plastica per tutti i contenitori, siano essi bottiglie, barattoli, detersivi, salse o acqua. Una tale standardizzazione migliorerebbe notevolmente le capacità di riciclo, riducendo drasticamente l’inquinamento. Con politiche di supporto adeguate e incentivi mirati per l’industria, la transizione potrebbe non solo migliorare la sostenibilità ambientale, ma anche creare nuove opportunità economiche e occupazionali, rafforzando l’impegno verso un futuro più sostenibile.
Stop war.