TURISMO TERMALE TRA SICUREZZA E BENESSERE
Il turismo lentamente si riavvia e riapre anche il turismo termale.
E’ stato raggiunto, infatti, l’accordo Stato-Regioni anche sui criteri volti ad assicurare la sicurezza sia dei lavoratori che degli ospiti. Le regole – che prendono il nome di ‘Terme sicure‘ – prevedono precauzioni attive e passive, come misurazione della temperatura, distanza di cinque metri tra le persone trattamenti con i fanghi a 70 gradi per distruggere il virus e continua sanificazione.
Queste le principali regole.
Un modo per far ripartire anche il ‘Turismo di prossimità‘, che è la nuova frontiera di questa estate post Covid.
Ma c’è un altro fattore da non sottovalutare, l’aspetto psicologico.
Si sceglierà di trascorrere le ferie nelle zone meno colpite, e possibilmente in luoghi incontaminati e strettamente legati alla natura come, ad esempio, le aeree interne dei territori regionali con le loro montagne, fiumi, laghi, storia e termalismo.
Il c.d. ‘Turismo di prossimità’ sembra essere la risposta più immediata al bisogno di molti di andare in vacanza nel 2020, in uno scenario inedito dove la necessità di poter evadere e liberare la mente dalla pressione esercitata dall’emergenza Covid 19, spinge al desiderio di compiere un viaggio nonostante le difficoltà oggettive non ancora del tutto superate. Il bisogno di uno sguardo esterno per guardare all’ambiente in un modo nuovo, le attuali condizioni potrebbero portare tutti a vivere lo stesso territorio come un’esperienza nuova, e far considerare i nostri luoghi non più usuali e scontati, ma degni di riscoperta e valorizzazione.
Ed è proprio per questo che i Comuni delle aree interne devono essere pronti ad accogliere questa sfida non solo creando una politica turistica di coesione e di unione, ma promuovendo esperienze che caratterizzino il futuro dell’entroterra attraverso la sua natura, il suo passato e le sue acque. Passa dalla valorizzazione del territorio la rinascita economica anche dei piccoli centri.
Lo sviluppo di un’offerta turistica locale potrà rivestire di nuovo significato gli elementi del patrimonio che sembravano aver perso il loro valore originale.
Il tutto nell’ottica di apportare un miglioramento dell’adattabilità alla rinnovata domanda di turismo locale, ma anche di turismo ecosostenibile, e per rispondere in maniera adeguata alle successive esigenze degli utenti.