TUTELA DELL’AMBIENTE E INCLUSIONE SOCIALE
Iniziative virtuose
«Dio affidò all’Uomo la Terra non per sfruttarla, ma per proteggerla» (Luise Rinser).
L’Uomo moderno sembra aver dimenticato che la Terra non è un luogo da sfruttare, ma la casa che lo ospita. E per questo va protetta e tutelata, sempre.
Da più di cinquant’anni si avverte una forte preoccupazione per lo stato di salute del Pianeta, ma l’emergenza continua a crescere.
Ogni anno negli oceani, il ‘cuore della Terra’, si riversano 8 milioni di tonnellate di plastica e circa 400 milioni di tonnellate di rifiuti tossici. Oltre all’inquinamento, grave minaccia per la biodiversità marina è rappresentata dall’innalzamento della temperatura e dell’acidità delle acque; si stima che, entro fine secolo, la presenza di pesci subirà un calo dal 3% al 25%.
L’equilibrio degli oceani, dai quali dipendendono acqua piovana, acqua potabile, clima, ambiente costiero, gran parte del cibo e metà dell’ossigeno che respiriamo, oggi è in serio pericolo anche a causa dei cambiamenti climatici e della pesca eccessiva.
Contribuire alla salvezza della Terra è dovere di tutti.
Gli adulti devono adoperarsi con il buon esempio, affinchè le nuove generazioni si abituino al rispetto dell’ambiente.
Diverse le Associazioni di Volontariato e gli enti del Terzo Settore attivi.
Ne è esempio, tra le altre, l’Associazione Tolbà di Matera, che ha sviluppato un progetto sulla sostenibilità ambientale per e con ragazzi della struttura per Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) di Salandra. Giovani provenienti da Bangladesh, Pakistan, Albania, Egitto e Somalia sono stati impegnati per settimane in attività teoriche e pratiche riguardanti la sostenibilità.
I volontari dell’associazione hanno ritenuto utile affrontare la questione ambientale con minori stranieri non accompagnati per sensibilizzarli e attirare la loro attenzione su aspetti che potrebbero anche facilitare il loro inserimento nel mondo scolastico e lavorativo. L’obiettivo era quello di favorire una maggiore consapevolezza e far leva sul valore delle diversità attraverso il contatto con persone provenienti da Paesi differenti. Un modo anche per di creare una relazione con la ‘gente del posto’.
Il Progetto dell’Associazione Tolbà è arrivato in un momento favorevole, quasi in concomitanza con l’attivazione della raccolta differenziata con ritiro a domicilio attraverso mastelli differenziati. Il primo incontro non ha suscitato grande entusiasmo nei ragazzi (probabilmante a causa delle barriere linguistiche); per questo, in seguito si è deciso di rivedere tutte le attività, rendendole di più facile comprensione e utilizzando molto più la pratica che la teoria. Il programma prevedeva uscite, giochi interattivi e la proiezione di brevi video e documentari. Il tutto è stato incentrato sul cambiamento climatico, sulla gestione dei rifiuti, sulla raccolta differenziata, sul riciclo e riutilizzo creativo. Ragazzi e volontari hanno raccolto rifiuti nel territorio di Salandra e avviato un piccolo orto; tanti i momenti di crescita e condivisione. Per i volontari è stato bellissimo vivere l’entusiasmo con il quale i giovani piantavano aloe vera e semi di peperoncino, o l’impegno profuso per comprendere i documentari, ai quali seguiva sempre un vivace dibattito. Durante la raccolta dei rifiuti, ci si è divertiti a scoprire il nome e le proprietà dei tanti fiori selvatici incontrati lungo il percorso.
Si è voluto piantare nelle coscienze di questi giovani immigrati un piccolo seme, con la speranza che sviluppi e diffonda ad altri ciò che hanno imparato grazie al progetto dell’Associazione Tolbà.
Progetti di questo tipo andrebbero incentivati e diffusi maggiormente.
La Scuola potrebbe svolgere un ruolo decisivo.
FONTI:
agi.it