Verità, per una democrazia reale
Basta guardarsi intorno per comprendere quanto sia importante attingere dalla corretta informazione, per tendere alla vera democrazia.
Tutta l’attività di comunicazione, di proposizione, di studio svolta in maniera strutturata da Meritocrazia vuole essere un servizio dei cittadini per i cittadini, un modo per educare alla verità, dalla quale non si può più prescindere.
Purtroppo il fenomeno devastante, incontrollato e forse incontrollabile, della circolazione delle fake news, della falsa informazione, reso possibile dall’uso irresponsabile dei social network e dalla velocità dei trasferimenti dei dati in Rete, corrode la consapevolezza delle masse. Distorsioni infocratiche che minano la stessa democrazia.
Qualche anno fa, il Presidente americano Donald Trump ebbe a vantarsi, in un noto discorso, di aver rivoluzionato il modo di fare campagna elettorale, raggiungendo ogni singolo cittadino e intercettandone i bisogni, le debolezze e i disagi più intimi. Finalmente una propaganda basata sulle reali esigenze. Il caso Cambridge analytica ha svelato la miseria delle nostre illusioni di libertà e di possibilità di autodeterminazione. È stato soltanto il primo degli aspetti della major targeting strategy. Gli elettori venivano catalogati in programmi politici mirati, sulla base di profilazioni individuali.
Meritocrazia ha un altro modo di studiare le difficoltà, da utilizzare non come punto debole su cui far leva per catturare consenso democratico, ma come problema da risolvere.
Non è solo altruismo. È voglia di costruire, di gettare un seme nel terreno arido della infocrazia limitata, perché germogli una nuova Cultura della libertà partecipativa.
Il messaggio di questa domenica arriva nel periodo conclusivo dell’anno, momento di bilanci e autovalutazione, di nuovi propositi. Vanno rinnovati gli impegni e non deve darsi per scontata, o sottovalutarsi, la missione ultima. Il programma è serio. Il progetto molto più ambizioso di quello che sembra. Non è volto all’elezione di uno, ma al riscatto dei cittadini tutti.
Ogni elezione esprime la capacità di un popolo di dare rappresentanza alle proprie idee, senza differenze tra ricchi e poveri, forti e deboli, italiani e stranieri. Si avverte la necessità di una rappresentanza non soltanto parlamentare, ma anche culturale.
È tutta qui la nostra ambizione.
Un sogno che cerchiamo di realizzare reagendo all’isolamento indotto da questi tempi, alla sottomissione totale alla quale siamo ormai abituati, in catene nella prigione del virtuale. Reagendo a un mondo che distribuisce fortune e insuccessi in ragione del numero di like raccolti o di follower, e non in base alle vere abilità, all’impegno e al sacrificio, e che punta alla massimizzazione delle ricchezze economiche.
Ci siamo convinti che mostrarci nelle nostre abitudini quotidiane o condividere l’intimità della vita privata possa essere un modo per vivere la felicità. Le indiscrezioni, da eccezione da regolare a presidio della riservatezza, diritto fondamentale, sono diventate regola aurea.
Meritocrazia non punta, e non punterà mai, alla conquista di un posto di potere, ma crede, e continuerà sempre a credere, che realizzare un futuro migliore di quello che si prospetta all’orizzonte è possibile.
Scompare la neve dalle vette dei monti, e l’acqua dai maggiori corsi d’acqua del Paese. I problemi del domani sono già i problemi dell’oggi. E proprio oggi dobbiamo attivare la parte più responsabile di noi.
Dipende tutto, ma proprio tutto, da Noi. Dalla nostra capacità di regalare una parte di noi agli altri, e, così facendo, anche al nostro benessere.